Il commento di Pietro Padovani: 10^ giornata

Domenica scorsa è arrivata una sconfitta inaspettata, una decisa battuta d’arresto al nostro percorso di crescita. Domenica scorsa è arrivata l’ennesima conferma che in questo campionato non ci si può concedere distrazioni né tantomeno passaggi a vuoto all’interno di una partita, ne sono conferma tutti i risultati dell’ultima giornata di campionato, infatti a eccezion fatta della solita Correggese l’ultima giornata di campionato ha presentato parecchie sorprese, non solo la nostra e questo non fa altro che aumentare il rammarico per la sconfitta, poiché domenica si poteva fare un bel balzo in classifica; invece ci troviamo più vicino alla zona play out che alla zona play off. Non mi interessa dare la mia opinione sulla sconfitta di domenica scorsa o analizzarla, anche perché quello che conta e che siate stati voi a farlo, siete voi i padroni del vostro destino non le opinioni altrui. Sono convinto che la saggezza del mister avrà portato ogni giocatore a comprendere dove non ha dato quello che ci si aspettava, sono altresì persuaso che già dopo la partita ogni giocatore  aveva ripercorso mentalmente il film della partita e valutato cosa non ha funzionato.

Lo spogliatoio è sacro, è quel luogo dove ci si guarda negli occhi e già si comprende è quel luogo dove una frase del mister vale tremila volte di più delle mille frasi che io posso scrivere. Che ci sto a fare allora? Io sono qui a ricordarvi che per me siete una squadra molto forte, che può dare molto di più, che può ottenere grandi cose, sono qui a sostenervi e a ricordarvi anche che la vostra storia dipende da voi.

E la storia è fatta dai fatti non dalle opinioni esterne che giudicano i fatti a posteriori la storia della partita scorsa espone questi fatti: i nostri avversari hanno tirato in porta tre volte e hanno fatto due goal noi abbiamo tirato in porta almeno sei volte da dentro l’area di rigore e abbiamo fatto zero goal, i nostri avversari sono stati più precisi, più cinici ma non hanno dimostrato di esserci superiori, loro hanno fatto tutto quello che sapevano fare per poter vincere, noi non credo. Soprattutto nel secondo tempo dove abbiamo smesso di giocare da squadra e ci siamo fatti prendere dalla frenesia, si vince e si perde in undici, ci si crede in undici e si dà tutto in undici si va in campo in undici ma si è un’unica identità, una squadra. Domani voglio rivedere una squadra compatta, non undici giocatori ma quella squadra determinata che nelle quattro partite precedenti la trasferta di Cittadella mi ha entusiasmato e convinto di poter fare un grande campionato, voglio rivedere quella squadra che vuole essere padrona della propria storia.

Domani riceviamo al Tesauri la Sanmichelese, squadra che ha un solo punto di svantaggio da noi e che viene da due vittorie consecutive, quindi andiamo ad incontrare una formazione in salute, e piena di entusiasmo alla quale non bisognerà concedere la possibilità di crederci. Domani dovrà essere la nostra partita, la partita che ci rimetterà nella giusta direzione. Domani esiste un solo risultato: la vittoria. Voglio vedere una squadra che ritrovi la propria identità, la propria qualità di gioco e la propria cattiveria agonistica e metta tutto questo in campo per l’intera durata della partita. Da domani vi voglio padroni della storia che ogni partita racconta. Forza Piccardo voltiamo pagina e riprendiamo a scrivere una grande storia…..