Il commento di Pietro Padovani: 16^ giornata
Bagnolo in Piano è posto ad 8 km a nord di Reggio nell'Emilia. Secondo la tradizione, il toponimo Bagnolo sarebbe derivato da uno dei numerosi corsi d'acqua – il Flumen Baniolus – che attraversavano la piana che in origine altro non era se non un'estesa depressione (la Padusa) poi consolidatasi grazie ai detriti portati a valle dai fiumi. Dal 1335 e fino a quattro secoli successivi Bagnolo resterà nelle mani del più antico ramo della famiglia dei Gonzaga.
Estintasi la casata dei Gonzaga nel 1728, il feudo passa nelle mani dell'imperatore Carlo IV che successivamente lo trasferisce al duca Rinaldo d'Este nel 1737. Successivamente agli eventi connessi con la Rivoluzione francese e l'impero napoleonico, il Comune venne ricostituito com'è attualmente con decreto di Luigi Carlo Farini del 4 dicembre 1859.
Tra i monumenti più importanti del paese abbiamo il Torrazzo, torre medievale poi modificata in epoche successive. È l'unica parte restante dell'antico castello, distrutto per rappresaglia dall'esercito francese di Luigi XIV durante la guerra di successione spagnola, di cui i resti sono delimitati da una linea rossa che passa per tutta la nuova piazza.
La Chiesa Parrocchiale di San Francesco da Paola e Santa Porziola (Santa Maria in Portiolo). Anticamente chiesa dell'annesso convento dell'Ordine dei Minimi Maria Francescani. Fu eretta per volontà del conte Alfonso Gonzaga alla fine del XVI secolo. Conserva al suo interno alcune tele di scuola emiliana ed una pala d'altare del pittore ligure Carlo Bensa (1715-1785) raffigurante Santa Mustiola in adorazione della Vergine e di Gesù Bambino. Nell'annesso refettorio sono presenti affreschi raffiguranti Angeli e scenografie, risalenti al XVIII secolo. Suggestivi sono anche i portici di origine medievale, ora decorati, in particolare nelle finestre con elementi liberty. La squadra locale di calcio può contare più di una stagione in serie D nel recente passato, e veniamo così alla partita di domenica, che si prefigura come una sorta di scontro al vertice. Infatti la Bagnolese è quarta in classifica a cinque lunghezze di distanza dal nostro secondo posto in classifica, con 24 gol fatti e 18 subiti, una squadra dunque più prolifica di noi in fase realizzativa ma che si dimostra più fragile difensivamente. La squadra di Bagnolo in Piano viene da un ciclo di partite estremamente positivo, costituito da 4 vittorie consecutive e in casa non perde dalla decima di campionato quando incontrò l’Agazzanese, per trovare un’altra sconfitta interna bisogna risalire fino alla prima di campionato quando venne sconfitta dalla Rosseli Mutina. Il cammino della Bagnolose è dunque un cammino in crescendo atto a consolidare le reali potenzialità della squadra. Squadra che abbiamo già incontrato in Coppa Italia, a settembre finì 2-2 e in quell’occasione fummo costretti a dover rincorrere il risultato per ben due volte. Senz’altro le condizioni fisiche e tattiche di entrambi non possono essere paragonate a quelle di oggi, che infatti vede le due squadre con alle spalle una lunga serie positiva, però la partita giocata a settembre può servirvi come ulteriore monito per la trasferta che andremo ad affrontare. Sarà una partita che ci porterà a confrontarci nuovamente con una squadra di alta quota, dopo una serie di partite che ci ha visto affrontare tutte squadre di media e bassa classifica. La classifica recita così: Correggese 41, Piccardo 31, Agazzanese 28, Bagnolese 26; è inutile ricordare che con Correggese e Agazzanese abbiamo incassato due nette sconfitte, quindi ecco prospettarsi all’orizzonte il prossimo tassello da aggiungere al nostro percorso di crescita: quello di vincere (o per lo meno non perdere) contro una squadra in forma e di alta quota. Domenica sono sicuro che non basterà sbloccare il risultato per poi controllare la gara, domenica non basterà affidarsi alle nostra tecnica e al nostro equilibrio tattico, ma bisognerà mettere in campo tutto l’agonismo possibile, tutta la nostra volontà di confermare e magari consolidare il secondo posto in classifica, mancano appena due partite alla fine del girone di andata e terminarlo con un secondo posto solitario sarebbe veramente un grande motivo di orgoglio e soddisfazione per tutto l’ambiente.
Finora il nostro girone di andata è stato ampiamente soddisfacente, questo va detto ridetto e sottolineato, ma la crescita non va interrotta e fare risultato contro una squadra di questa caratura ancora ci manca; quindi forza Piccardo, facciamo quest’ultimo sforzo, diamo un ultimo colpo di reni prima della meritata sosta.ANDAMOOOOS!!!!!!
Estintasi la casata dei Gonzaga nel 1728, il feudo passa nelle mani dell'imperatore Carlo IV che successivamente lo trasferisce al duca Rinaldo d'Este nel 1737. Successivamente agli eventi connessi con la Rivoluzione francese e l'impero napoleonico, il Comune venne ricostituito com'è attualmente con decreto di Luigi Carlo Farini del 4 dicembre 1859.
Tra i monumenti più importanti del paese abbiamo il Torrazzo, torre medievale poi modificata in epoche successive. È l'unica parte restante dell'antico castello, distrutto per rappresaglia dall'esercito francese di Luigi XIV durante la guerra di successione spagnola, di cui i resti sono delimitati da una linea rossa che passa per tutta la nuova piazza.
La Chiesa Parrocchiale di San Francesco da Paola e Santa Porziola (Santa Maria in Portiolo). Anticamente chiesa dell'annesso convento dell'Ordine dei Minimi Maria Francescani. Fu eretta per volontà del conte Alfonso Gonzaga alla fine del XVI secolo. Conserva al suo interno alcune tele di scuola emiliana ed una pala d'altare del pittore ligure Carlo Bensa (1715-1785) raffigurante Santa Mustiola in adorazione della Vergine e di Gesù Bambino. Nell'annesso refettorio sono presenti affreschi raffiguranti Angeli e scenografie, risalenti al XVIII secolo. Suggestivi sono anche i portici di origine medievale, ora decorati, in particolare nelle finestre con elementi liberty. La squadra locale di calcio può contare più di una stagione in serie D nel recente passato, e veniamo così alla partita di domenica, che si prefigura come una sorta di scontro al vertice. Infatti la Bagnolese è quarta in classifica a cinque lunghezze di distanza dal nostro secondo posto in classifica, con 24 gol fatti e 18 subiti, una squadra dunque più prolifica di noi in fase realizzativa ma che si dimostra più fragile difensivamente. La squadra di Bagnolo in Piano viene da un ciclo di partite estremamente positivo, costituito da 4 vittorie consecutive e in casa non perde dalla decima di campionato quando incontrò l’Agazzanese, per trovare un’altra sconfitta interna bisogna risalire fino alla prima di campionato quando venne sconfitta dalla Rosseli Mutina. Il cammino della Bagnolose è dunque un cammino in crescendo atto a consolidare le reali potenzialità della squadra. Squadra che abbiamo già incontrato in Coppa Italia, a settembre finì 2-2 e in quell’occasione fummo costretti a dover rincorrere il risultato per ben due volte. Senz’altro le condizioni fisiche e tattiche di entrambi non possono essere paragonate a quelle di oggi, che infatti vede le due squadre con alle spalle una lunga serie positiva, però la partita giocata a settembre può servirvi come ulteriore monito per la trasferta che andremo ad affrontare. Sarà una partita che ci porterà a confrontarci nuovamente con una squadra di alta quota, dopo una serie di partite che ci ha visto affrontare tutte squadre di media e bassa classifica. La classifica recita così: Correggese 41, Piccardo 31, Agazzanese 28, Bagnolese 26; è inutile ricordare che con Correggese e Agazzanese abbiamo incassato due nette sconfitte, quindi ecco prospettarsi all’orizzonte il prossimo tassello da aggiungere al nostro percorso di crescita: quello di vincere (o per lo meno non perdere) contro una squadra in forma e di alta quota. Domenica sono sicuro che non basterà sbloccare il risultato per poi controllare la gara, domenica non basterà affidarsi alle nostra tecnica e al nostro equilibrio tattico, ma bisognerà mettere in campo tutto l’agonismo possibile, tutta la nostra volontà di confermare e magari consolidare il secondo posto in classifica, mancano appena due partite alla fine del girone di andata e terminarlo con un secondo posto solitario sarebbe veramente un grande motivo di orgoglio e soddisfazione per tutto l’ambiente.
Finora il nostro girone di andata è stato ampiamente soddisfacente, questo va detto ridetto e sottolineato, ma la crescita non va interrotta e fare risultato contro una squadra di questa caratura ancora ci manca; quindi forza Piccardo, facciamo quest’ultimo sforzo, diamo un ultimo colpo di reni prima della meritata sosta.ANDAMOOOOS!!!!!!